giovedì 22 aprile 2010

Rialzati e riscattati, il nostro 25 aprile

Il Pegaso sul Tricolore repubblicano, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale


Messaggio per il 25 aprile 2010
65° anniversario della Liberazione


Insieme alle cittadine e ai cittadini del comune di Vecchiano, alle paesane e ai paesani di Migliarino, Nodica, Vecchiano, Avane e Filettole, festeggiamo ancora una volta la Festa nazionale della Liberazione.

Per la Repubblica questa giornata rappresenta la ritrovata libertà e indipendenza, la sconfitta del nazifascismo, la fine della guerra civile, la compassione per tutti coloro che hanno sofferto, il pianto per le vittime innocenti e per i caduti con onore.

Non dobbiamo mai dimenticare i fatti storici, grandi e piccoli, a partire da quelli che sono accaduti vicino a noi.

Il 28 ottobre 1923 in Filettole, Pietro Pardi, un inerme bracciante, fu ucciso dal caporione squadrista fascista Alessandro Carosi, in circostanze aggravate da futili motivi. La violenza politica aveva già messo radici e stava dilagando, anche nella nostra terra.

Nella villa del Gombo, a S.Rossore, nel settembre del 1938, il Re, Vittorio Emanuele III Savoia, firmò le leggi razziali, presentategli dal suo primo ministro, il Duce, Benito Mussolini. Un'onta incancellabile, che inquieterà per sempre l'animo della nostra gente.

Nel settembre 1943, sotto le colline vicino alle “Case Rosse”, sui terreni della famiglia di Perseo Agostini, atterrò un paracadutista americano. Perseo, la moglie Ginetta Pardi, i figli Licia, Silvano e Silvana, lo nascosero, lo accudirono, lo protessero per mesi. Un segno di speranza, un atto di fede nel ritorno della libertà, del diritto, della democrazia.

A proposito della triste vicenda di Pietro Pardi e dell'eroismo delle donne e degli uomini di casa Agostini, abbiamo già chiesto ripetutamente al Comune, come gruppo consiliare di Rinnovamento, di ricordarli e riconoscerli. Il 25 aprile non è un giorno per far polemiche, ma per ripetere il nostro appello alla presente amministrazione, questo sì, con forza!

Abbiamo tanto sofferto, non dobbiamo mai dimenticarlo, ma cerchiamo di usare questa giornata anche per ricordare i nostri valori comuni, l'attaccamento di tutti alle nostre Istituzioni, il cammino di sviluppo economico e sociale che abbiamo fatto, quanto ci siamo rialzati e riscattati!

Cogliamo questa occasione per festeggiare le nostre madri e i nostri padri, quella generazione che ha ricostruito il Paese, che ha portato nelle nostre case la luce e l'acqua, che ha ripristinato l'autogoverno della Toscana e che ha portato l'Italia in Europa, nell'Alleanza Atlantica, fra i paesi più sviluppati del mondo.


Vecchiano, giovedì 22 aprile 2010

Per il Gruppo Consiliare Rinnovamento
Ione Orsini


Nel concetto dei Toscani
chi non è un uomo libero
è un uomo grullo.

(Curzio Malaparte)


Tel. 050-862669

Mail ione.orsini@virgilio.it

Web http://rinnovamento-vecchiano.blogspot.com/



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